Finale strepitoso del Campionato Italiano Velocità in Salita (CIVS) FMI a Pieve S. Stefano.
Pieve S. Stefano, 25 settembre 2018
Finale strepitoso del Campionato Italiano Velocità in Salita (CIVS) FMI a Pieve S. Stefano.
È stato il tracciato dello Spino ad assegnare domenica 23 settembre i titoli italiani alle classi due ruote ancora aperte nel CIVS in uno splendido weekend di sole e temperature che rendevano quasi superfluo l’utilizzo di termocoperte per scaldare gli pneumatici alle moto prima del via.
Una due giorni che ha sancito il successo della tappa pievana del Campionato Italiano Velocità in Salita.
Quasi 160 sono stati i centauri al via, nonostante fosse l’ultima gara del campionato, con alcuni titoli già assegnati, a confermare l’alto indice di gradimento di questa prova da parte del circus dell’Italiano due ruote.
Da notare che è stata l’unica gara dell’intero campionato ad avere al via 8 equipaggi sidecar. Anzi, alcuni piloti hanno riferito di aver rinnovato la licenza solo per correre la gara allo Spino, con grande piacere degli organizzatori, la Pro-Spino Team di Pieve S. Stefano.
La mattinata di sabato 22 settembre è stata dedicata alle operazioni preliminari (verifiche tecniche e amministrative) per lasciar posto alle prove libere sul tracciato della SP 208 con partenza dalla stessa linea della gara automobilistica e arrivo poco prima della località Fontandrone, per un totale di 2,5km di percorso.
Domenica 23 settembre si sono svolte la mattina le prove cronometrate e, a partire dalle ore 14:00, gara 1 e a seguire gara 2.
Lo spettacolo non è dunque mancato ai tanti spettatori presenti, perché hanno visto, moto d’epoca, scooter, moto moderne, quad e sidecar salire lungo i tornanti dello Spino per ben 8 volte tra prove e gare. Interessante nota di colore, il passaggio in parata della “Spaghetti Raid Rimini-Viareggio”, una folta e coloratissima carovana di auto storiche e vetture a edizione limitata perfettamente conservate e “addobbate” in maniera giocosa.
Per quanto riguarda la cronaca sportiva dell’evento, ricordiamo la formula del CIVS, che è la stessa della salita auto: vince chi “stampa”il tempo più basso nel percorrere i 2,5km di tracciato. Tutto si è svolto fluidamente, con l’impeccabile regia del Direttore di Gara Sebastiano Monachino.
Una sola interruzione per un incidente a un concorrente della classe 125 Open della categoria Moto Moderne, subito soccorso e trasportato all’ospedale di Siena come da prassi per cadute di questo tipo.
E la classe in questione è stata una delle più combattute, con vittoria finale di Loris Guerrini su Aprilia, con un tempo di 1’37”, seguito da Luca Stori (Honda) e Enrico Repetti (Aprilia). Altra classe “di fuoco” delle moto moderne è stata quella delle 600 Stock, dominata dal campione italiano 2018 Davide Lignite, del Motoclub True Riders, con un tempo di 1’31” su Kawasaki, marcato stretto da Tiziano Rosati (Honda) e Adriano Pagli (Yamaha).
In classe Naked, l’altro campione italiano di classe Stefano Manici (1’32”85) su Triumph ha tenuto dietro per una manciata di decimi di secondo l’altra Triumph di Andrea Cifone (1’33”23), con il terzo gradino del podio occupato da Riccardo Marchelli sempre su una due ruote inglese. Vince la classe 600 Open allo Spino Stefano Nari su Triumph (1’30”), detentore anche lui dei titolo italiano 2018.
La classe regina, la 1000 Open, ha visto come primo classificato Tommaso Niccoli Vallesi su Yamaha (1’32”), che ha saputo tenere a bada la Ducati di Giovanni Lazzeri (1’34) e la Suzuki di Francesco Piva che ha purtroppo sciupato il suo ottimo tempo in gara 2, ma ha comunque conquistato il titolo di campione italiano 2018.
In classe SuperOpen 1000, Luca Partigliani su BMW (1’34”) ha avuto la meglio su Carlo Leoncini (1’36”), terzo classificato un concorrente dell’area locale: l’aretino Massimo Petrocchi (1’38”).
Novità del CIVS erano quest’anno i quad in gara e il trio di concorrenti che ha fatto presenza in tutto il campionato si è iscritto anche alla prova finale di Pieve S. Stefano: Matteo Lardori, Giorgio Grazi e Cristian Nardon, un gruppo di simpaticissimi sportivi dal trentino alla Toscana che hanno davvero divertito il pubblico, con Lardori sul gradino più alto del podio stavolta.
Infine i sidecar, da sempre la classe più mozzafiato per le acrobazie che deve fare il passeggero per bilanciare pesi e stabilità su strada in questa affascinante categoria del mondo delle corse in moto.
Ripetiamo, ben 8 gli equipaggi in gara, attirati da una larghezza di carreggiata, quella della SP 208, moto generosa per questa tipologia di moto. Su tutti si è imposto l’equipaggio Bottino-Scozzafava (il passeggero “di ruolo” in questo equipaggio è Maurizio Vettor, in convalescenza dopo una caduta in altra gara) su sidecar LCR con un ottimo tempo di 1’37” aggiudicandosi così anche il titolo italiano. Sul secondo gradino del podio si sono piazzati Barbi-Ridolfi sempre su LCR (1’38”) e infine Gubbini-Di Berti su Yamaha (1’39”).
Il settore moto d’epoca è stato combattuto in alcune classi in cui si lottava per l’assegnazione del titolo italiano, con piloti anche giovani. Non si pensi che le scintillanti motociclette protagoniste di sfide in pista tra gli anni ’60 e gli ani ‘90 siano patrimonio esclusivo di centauri d’antan. Sintomo che il rombo d’epoca affascina ogni generazione. Da notare la cura maniacale nella manutenzione di queste motociclette (veri e propri gioielli) da parte dei loro proprietari che spesso rivestono anche i panni del concorrente e del meccanico o garzone di officina, tutti nella stessa persona.
Ben 44 i concorrenti tra le moto d’epoca, divisi in 3 gruppi e svariate classi di cilindrata. Il gruppo 3 monoclasse è stato bottino dello spoletino Guerino Ferrazzano su Kawasaki che ha fatto segnare una crono di 2’05”. In gruppo 4, la vittoria in classe 80 è andata a Luigi Giuffrida (Minarelli), mentre in classe 250 l’ha spuntata Gino Tedeschi con la sua Benelli.
La classe 1000 ha dato il primo gradino del podio a Renzo Pratesi su Moto Guzzi e in classe 125 e 500 hanno vinto rispettivamente Leonardo Spadazzi (Aprilia) e Paride Gombi (Ducati). Nel gruppo 5 classe 80 la vittoria è andata ad Andrea Antonelli su Honda (2’14”), e in classe 175 a Paolo Marchetti su Moto Morini (2’07”). La 2 tempi 250 è stata dominata dal pilota casentinese Moreno Cecconi su Benelli con un ottimo 1’46”, mentre la classe gemella ma 4 tempi è andata a Giovanni Lombardi (1’56”) su Honda.
Cristiano Ramagini su Kawasaki è il vincitore della classe 500-4T (1’45”), mentre in classe Vintage 86 ha trionfato Claudio Fioravanti su Ducati con il tempo di 1’44” e la Vintage 94 se l’è aggiudicata Massimiliano Magnani (Suzuki, 1’39). Le classi monoconcorrente 500-2T, SuperMoto e Sidecar di questo gruppo sono state vinte rispettivamente da Ferdinando Sementilli (Ducati), Carmelo Vittorino ((Yamaha) e dal sidecar Yamaha di Dalbianco-Pangallo.
Si è corsa a Pieve anche l’ultima tappa del Trofeo Crono Climber di regolarità, coadiuvato dall’eclettico Mauro Zecchi, vivacissimo motore di tutta la velocità in salita. Con la formula della regolarità in salta riesce ad ogni gara a fare proseliti e avvicinare in modo economico molti giovani al mondo della velocità in salita, spesso nel bacino stesso in cui si corrono le gare del CIVS.
E infatti la Crono Climber a Pieve ha visto partire in gara diversi motociclisti dell’area Valtiberina, dai cugini pievani Mirko e Luca Balzoni agli amici biturgensi Massimiliano Marsili e Davide Boninsegni, oltre a Fabrizio Fabbri dalla vicina Bibbiena.
E proprio nella classe 125 Open, Luca Stori (Honda) ha preceduto il pievano Luca Balzoni (Husquarna).
La classe 600 Stock è stata dominata da Francesco Mureddu (Honda), mentre in SuperMoto si sono distinti nuovamente i locali, con Marsili al primo posto sulla sua Honda.
Infine, il folto schieramento della classe 1000 Open ha assegnato la vittoria a Ivan Rossi su Triumph.
Per tutti, una gremita e partecipata cerimonia di premiazione, anche con un podio di “caschi rosa” con le motocicliste Laura Mascelloni (Crono Climber classe 1000 Open, Ducati) e Simona Zaccardi (CIVS classe 600 Stock, Honda).
Ai festeggiamenti sul podio della gara dello Spino è seguita poi la cerimonia di premiazione finale dell’intero Campionato CIVS, una vera festa di sportivi che si sono applauditi l’un l’altro fino quasi alle 22, godendosi fino alla fine una serata dal clima prettamente estivo.
È intervenuta alla gara e alle premiazioni anche l’equipe televisiva di Filippo Mingardi di Sky, che ha intervistato il presidente del comitato organizzatore Alessandro Pigolotti della Pro-Spino Team e il sindaco di Pieve S. Stefano Albano Bragagni. Hanno inoltre girato materiale che sarà trasmesso a partire da mercoledì 26 settembre nelprogramma Automoto TV che segue l’intero CIVS .
bel post Otto Nero, grazie mille per il tuo reportage da parte di tutte le storiche un po bistrattate dalla federazione in favore delle moderne
RispondiEliminaciao claudio