Alyen 988 / Vyrus




     Alyen 988  
Vyrus è un’affezione positiva, lo è fin dalla prima creazione: infondere l’arte nella
tecnologia per costruire motociclette e accendere la passione in chi sposa la
nostra filosofia.
Alyen è l’ultima creatura, un condensato di conoscenza acquisito in 35 anni di
attività e una storia vissuta nella terra dei motori, proprio nel suo cuore, al
centro del mondo! In questo momento storico abbiamo tutti bisogno di un
contagio di passione e amore.



Design
Alyen nasce da un bozzetto realizzato da Adrian Morton. L’idea perfetta per il
layout di una moto con lo sterzo indiretto e il doppio forcellone! Una sfida
impegnativa per la particolare disposizione dei componenti, un gioco di strutture
sospese nel nulla che rappresentano più una creatura del futuro piuttosto che
una motocicletta.
Ascanio Rodorigo sviluppa con Yutaka Igarashi (il designer Giapponese con il
quale insieme a Sam Matthews ha disegnato la 986 M2 nel 2011) ben 57
versioni differenti in un arco temporale di 9 anni, una gestazione infinita per le
complessità intrinseche del progetto. Un complesso lavoro di coordinamento
dell’Ufficio Tecnico con il Design di Vyrus per la prototipazione e la messa in
strada dell’avveniristico prototipo. La rivoluzione riguarda la stessa concezione
della prototipazione, intesa come processo delle attività da svolgere per
l’ottenimento del prodotto finale. Non è stato modellato un solo grammo di clay
(un tipo di materiale che si usa per la modellazione delle forme nell’automotive),
non essendoci proprio una base concettuale sulla quale strutturare una
motocicletta. Dove posizionare tutti i componenti?
L’aspetto è quello di una creatura di altri mondi, un corpo centrale di dimensioni
importanti, sviluppato tridimensionalmente in antitesi rispetto una motocicletta
convenzionale. La testa dell’animale si protende a sbalzo completamente
distaccata dal corpo e racchiude il sistema di sterzo HWSS (Hydraulic Wired
Steering System) un meccanismo sviluppato da Vyrus che combina due cavi in
acciaio legati alle estremità del manubrio e collegati rispettivamente ai lati della
ruota. I cavi sono sigillati in una speciale guaina con all’interno uno speciale
fluido a base di nano particelle che provvedono come un pistone idraulico a
spingere il movimento della ruota mantenendo il feeling di guida confortevole e
sicuro. Il sistema stesso è ridondante e se anche si rompesse un elemento, il suo
opposto è in grado di svolgere le funzioni nella stessa identica maniera.

L’aspetto più affascinante del sistema di sterzo è che stando seduto in moto non
ci sono elementi interposti fra il manubrio e la ruota anteriore. Va enfatizzato il
fatto che osservando la moto di profilo ci sono molti spazi completamente vuoti
fra manubrio e ruota, lo sterzo lavora in “remote control”, un aspetto totalmente
inedito in una motocicletta, una novità nel design e nella tecnologia al tempo
stesso.
La sella cucita a mano su una base in carbonio, consiste in due elementi separati
che ricoprono una struttura appendice del corpo centrale in magnesio; insieme ai
suoi componenti dà l’idea di un elemento molto sottile dove si siede il pilota,
quasi incapace di sorreggere un peso.  L’aspetto principale della seduta è che la
sella è molto bassa, questo permette la guida di Alyen davvero a chiunque senza
necessariamente essere motociclisti esperti, come succedeva nei modelli
precedenti di Vyrus. L’altezza da terra è di soli 800mm!!!  

 













Motore
Alyen è equipaggiata con il Superquadro 1299 Ducati che la casa di Borgo
Panigale ha realizzato appositamente per Vyrus in 20 unità. Un motore potente,
oltre 200 cavalli e dalla personalità indiscussa, il giusto cuore di un veicolo
estremo nelle forme e nei contenuti. Il motore è dotato di due corpi farfallati
motorizzati controllati elettronicamente “Ride by Wire”. Il bicilindrico raffreddato
ad acqua si sposa perfettamente con i telai ad Omega realizzati in lega di
Magnesio. L’elettronica spinge le funzioni vitali in configurazione Euro 5. Una
piattaforma inerziale provvede a regolare l’erogazione e ne controlla la stabilità.
Il Cambio ha un dispositivo elettronico per l’inserimento delle marce senza
l’ausilio della frizione quando la guida sportiva lo richiede.

Telaio
Il Magnesio è la lega del futuro, le sue caratteristiche sono notoriamente
straordinarie, è leggerissimo e rigido allo stesso tempo e permette un risparmio
di peso fino al 30% rispetto alle stesse forme realizzate in lega leggera di
Alluminio. È un metallo affascinante, molto delicato ma allo stesso tempo
diventa affidabilissimo una volta trattato con le corrette tecnologie. In passato il
magnesio era vulnerabile agli agenti esterni come raggi UV o l’umidità. Oggi
esistono tecnologie che permettono di garantirne l’integrità “a vita” e Vyrus ha
saputo ricercare e reperire le soluzioni tecniche adeguate. Sono realizzati in
magnesio i Telai a Omega, i traversi di ancoraggio, cosi come pedane e supporti
pedane, i collegamenti del sistema Anti Affondamento dell’avantreno, i supporti
dei radiatori e le leve del cambio e freno posteriore. Tutti i particolari sono
ovviamente disegnati in Vyrus dove vengono anche realizzate le maschere per la
lavorazione e i percorsi CAM delle macchine a controllo. Infine vengono costruiti
tramite lavorazione meccanica internamente in Vyrus. Una filiera interna di
altissimo livello, fondamentale per il controllo totale della produzione e la qualità.
In Magnesio è costruito anche il braccio oscillante anteriore, il monobraccio
posteriore e il corpo centrale (quello situato dove si trova tradizionalmente il
serbatoio). In questo caso sono realizzati tramite una fusione in terra. Un
    procedimento antico ma realizzato con le moderne tecnologie. Questo ha
    permesso di realizzare le forme desiderate e soprattutto l’aspetto grezzo degli
    oggetti che dona alle superfici un aspetto realmente simile alla “pelle della
    creatura”. Ogni aspetto è stato disegnato e studiato per trasformare la
    “machina” in essere vivente di un altro universo, tipico dell’architettura
    dell’ingegneria organica di Vyrus. 
    Il corpo della macchina è un involucro in fibra di carbonio che racchiude in sé i
    serbatoi nelle due pance laterali e il radiatore nella parte centrale superiore. Il
    corpo è una struttura portante realizzata stratificando vari layer in tessuto pre-
    impregnato di resina che viene cotto in autoclave a 120*. Lo strato finale del
    composito è in tessuto unidirezionale (UD), cioè una infinita serie di filamenti di
    spessore centesimale, disposti tutti in una solo direzione. Disporre questi strati
    in varie direzioni permette un controllo della resistenza del pezzo, calcolato a
    seconda delle necessità. Inoltre la superficie finale in UD ha un aspetto visivo
    assolutamente unico, molto elegante, sembra come una raffinata venatura del
    legno. La perizia necessaria per realizzare strutture in UD è sopraffina e non di
    facile realizzazione, ciò contribuisce a valorizzare il manufatto. Anche Il carbonio
    qui fa un salto in avanti nello stile.
   
    Sospensioni
    Vyrus ha a lungo sviluppato la sospensione a Push-Rod ma un ulteriore passo
    avanti scaturisce dall’utilizzo di un nuovo dispositivo realizzato da Ohlins. La casa
    svedese ha in catalogo un ammortizzatore, il TTX 40 MK “thru rod”,
    contraddistinto dalla particolare configurazione dello stelo che scorre all’interno
    del corpo dell’unita sospensiva. In pratica funziona come un ammortizzatore di
    sterzo. Questo permette di non influenzare il comportamento
    dell’ammortizzatore perché non c’è il serbatoio dell’aria che solitamente è
    gonfiato a 12 atmosfere e spinge CONTRO il pistone dell’ammortizzatore. In
    questo caso la pressione è la medesima su tutti e due i lati del pistone idraulico
    con notevoli vantaggi sul controllo della risposta a terra degli pneumatici. Le
    biellette regolabili e i bilancieri di supporto sono realizzati in Ergal 7075.
   
    Impianto Scarico
    Dal motore i due collettori primari di 60 mm entrano in un contenitore cosiddetto
    di compensazione. Il contenitore è formato nella parte superiore da un coperchio
    in lega di alluminio totalmente realizzato mediante lavorazione di fresa. Il
    coperchio contiene gli innesti dei due collettori primari in entrata e un labirinto di
    separazione atto a frammentare il suono man mano che i gas avanzano al suo
    interno. In mezzo al labirinto sono situate la valvola parzializzartice di scarico e
    le sonde Lambda. Il tutto lavorato in maniera certosina per uno spessore di 3
    mm su tutto la superficie. A questo è avvitato il coperchio inferiore, pregevole
    lavorazione artigianale, costituito da un parallelepipedo a forma trapezoidale in
    lamiera di acciaio inox spessore 1 mm, piegato a mano e saldato a TIG senza
    apporto di materiale per mantenere una uniformità di spessori onde evitare
    rotture: la lamiera contiene una ulteriore e più piccola lamiera al suo interno che
    serve a trattenere uno strato di materiale fonoassorbente fra esse. Questo
    coperchio funge da vera e proprio silenziatore. Infine dal semilavorato superiore
    fuoriescono I due tubi che costituiscono più che altro la parte estetica dello
    scarico estendendosi fin sotto la sella e coperti da una protezione in carbonio
    (sempre in UD) che funge anche da parafango posteriore oltre che da elemento
    estetico/funzionale del veicolo.
   
    Ruote e Freni
    ROTOBOX ha realizzato per il progetto Alyen una serie speciale di ruote in
    composito di eccezionale fattura e caratteristiche tecniche, oltre che il look
    all’avanguardia. In perfetto stile Vyrus le 10 razze di soli 5 mm di spessore, e il
    peso straordinariamente ridotto; alloggia all’avantreno un Pirelli Diablo
    Supercorsa SP V3 120/70 ZR17 con il canale di 3,5” e al retrotreno un canale di
    6” per un Diablo Supercorsa SP V3 200-60 ZR 17. L’impianto freni all’avantreno
    prevede due differenti opzioni, una prevede l’applicazione di un set di dischi
    Carbonceramici, l’altra possibilità per il disco Brembo T-drive di 320 mm
    versione “pista bassa” molto leggeri e performanti derivati dalla SBK cosi come
    la pinza Brembo GP4 RR P4 32/36 CNC Monoblocco è un punto di riferimento nel
    Motorsport. Al retrotreno il disco freno Brembo di 245 mm frenato dalla pinza
    Brembo SS P2 43 CNC. Per i comandi al manubrio la Brembo fornisce la
    bellissima pompa freno e frizione Radiale RCS “Corsa Corta” che oltre ad essere
    un prodotto di elevatissime performance ha nel suo design moderno il suo valore
    aggiunto. Il tutto asservito dal Sistema Anti Bloccaggio di serie.
   
    Comandi e Luci
    I comandi a manubrio delle varie funzioni sono realizzati a controllo numerico,
    lavorati dal pieno. Il manubrio, capolavoro di ingegneria, nasconde al suo interno
    tutti i tubi olio e i cavi elettrici, ha funzione di comando della ritrasmissione del
    moto ai cavi dello sterzo. La sua forma complessa è studiata a supporto delle
    molteplici applicazioni a cui è finalizzato, anch’esso frutto del design delle
    tecnologie che Vyrus ha dovuto sviluppare per Alyen. Realizzato da un blocco
    pieno in Ergal (lega leggera di straordinaria qualità) e lavorato con la fresa a
    controllo. Il manubrio è alloggiato nella “proboscide” del corpo in composito cosi
    come il cruscotto, il Truckontrol di COBO il cui schermo con tecnologia TFT è
    stato graficamente studiato specificatamente per Alyen. 
    L’impianto di illuminazione consiste in due mini spot LED sovrapposti per la luce
    abbagliante e anabbagliante a loro volta parte integrata di un inserto luminoso
    che funge da daylight. Al retro un piccolo fanale di posizione/stop integrato nel
    supporto targa e frecce. Anche questo elemento è in composito, progettato per
    resistere alle vibrazioni e sorreggere gli elementi di frecce, fanale, targa e
    relativi ancoraggi. Il design del supporto targa/frecce è studiato per essere
    “invisibile” e integrarsi nelle forme e gli oggetti del retrotreno.
   
   
    Technical specifications 


    Engine type:  Ducati  4 stroke  2 cylinders  L shaped 90° Desmo drive
    Bore:  116 mm
    Stroke:  70.8 mm
    Displacement:  1285 cc
    Compression ratio:  12,6: 1
    Lubrication system:  forced by gear pump
    Cooling system:  Watercooled
    Power: 205 cv @ 10.500 rpm
    Gearbox:  6 speed
    Clutch:  wet clutch
    Fuel injection:  Electronic Injection
    Front suspension:  Push Rod Twin Pivot Vyrus
    Rear suspension:  Push Rod Twin Pivot Vyrus
    Frame:  Magnesium omega design combined self-supporting composite Body
    Steering System: Vyrus Hydraulic Wired Steering System
    Caster angle:  17° to 25°
    Trail:  84 mm to 111 mm
    Front tire:  120/70 ZR 17
    Rear tire:  200/60 ZR17
    Fuel tank capacity:  11 lt
    Wheelbase:  1575 mm
    Seat height: 800 mm 
    Weight: 165 kg in road without fuel
    Price: Not available 


Vyrus

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