Ducati celebra il centenario della nascita dell’ingegnere Fabio Taglioni
- "Padre" del sistema desmodromico e progettista di numerose moto rivoluzionarie, Taglioni ha collaborato con la Casa motociclistica di Borgo Panigale dal 1954 al 1984
- A Lugo di Romagna, città natale di Taglioni, si è tenuto un evento per omaggiare la memoria del geniale ingegnere
- Sul sito e sul canale YouTube di Ducati la miniserie "Fabio Taglioni – A Life of Passion" che racconta la storia dell’ingegnere romagnolo
Nel giorno della
ricorrenza dei 100 anni dalla nascita di Fabio Taglioni, Ducati celebra e
onora la memoria dell’ingegnere romagnolo autore di numerosi progetti
rivoluzionari. Tra questi spicca la rivoluzione nell’applicazione del
sistema di distribuzione desmodromico, lavoro con cui Taglioni ha
indissolubilmente legato il proprio nome alla storia di successi della
Casa motociclistica di Borgo Panigale.
Nato a San Lorenzo di Lugo il 10 settembre 1920, Taglioni si laurea
in ingegneria meccanica nel 1943 ed entra in Ducati con il ruolo di
Direttore Tecnico il 1° maggio 1954, data che sancisce l’inizio di un
fiorire di progetti, idee e brevetti, che consegneranno il binomio
Ducati-Taglioni alla leggenda del mondo a due ruote. Dopo solamente 40
giorni dal suo ingresso in Ducati, Taglioni crea il suo primo portento:
la Gran Sport 100, nota anche come “Marianna”, capace di imporsi fin da
subito nelle Gran Fondo italiane.
Sull’onda dei successi ottenuti dalla Gran Sport 100 e 125,
l’ingegnere lughese sceglie di dedicarsi a fondo alle corse di velocità e
di lanciarsi nell’ambizioso progetto del sistema di distribuzione
desmodromico. Il “desmo” rappresentava fino a quel momento un azzardo
tecnico e ingegneristico di fronte al quale molti dei più grandi
progettisti del mondo si erano arresi, ma Taglioni dimostra di avere la
tenacia e le capacità per studiarlo, perfezionarlo e renderlo un’idea
vincente. La prima moto a essere equipaggiata con il sistema
desmodromico è la 125 GP Desmo, che vince il suo primo Gran Premio un
mese dopo il debutto e si afferma nel tempo come la 125 più veloce al
mondo.
Negli anni successivi Taglioni partecipa attivamente con il suo
lavoro alla rinascita industriale di Ducati, realizzando progetti come
la 175 Gran Turismo e la nascita dello Scrambler Ducati, dimostrando in
questo modo un livello di eccellenza ingegneristica che non si limita
alla velocità, ma comprende anche affidabilità e resistenza.
Dopo aver contribuito a rendere Ducati un marchio internazionale,
Taglioni torna a dedicarsi a nuovi progetti e a preparare il ritorno di
Ducati nelle corse, che avviene nel 1971 con la 500 GP e nel 1972 con il
debutto della 750 GT, la prima bicilindrica di serie nella storia di
Borgo Panigale spinta da un motore a due cilindri longitudinale di 90°.
La 750 Imola (derivata di serie della GT) esordisce a tempo di record
alla 200 miglia di Imola e di fronte a 85.000 spettatori realizza una
delle più grandi imprese della storia del motociclismo, con Paul Smart e
Bruno Spaggiari che tagliano il traguardo davanti a tutti. Fino al
termine della sua carriera Taglioni prosegue nell’innovazione e nella
sperimentazione in ambito racing, mettendo la sua firma su progetti come
la Pantah 500 e la 750 F1.
La vita e la carriera dell’ingegner Fabio Taglioni sono stati
celebrati con una serata dedicata interamente alla sua memoria mercoledì
9 settembre all’interno del Pavaglione di Lugo di Romagna. L’evento,
patrocinato dal comune romagnolo, ha visto la partecipazione di Ducati
nella figura del Curatore del Museo Ducati Livio Lodi, che ha ricordato
le tappe fondamentali della storia di collaborazione tra Taglioni e la
Casa motociclistica di Borgo Panigale. Alla serata hanno partecipato
anche il Sindaco di Lugo Davide Ranalli, l’assessore regionale al
turismo Andrea Corsini, il giornalista Luigi Rivola, l’avvocato Carlo
Costa (figlio dell’indimenticato "Checco" Costa), i piloti Baroncini,
Lega e Proni, e il celebre comico Giuseppe Giacobazzi, che ha raccontato
nel suo stile la storica impresa delle Ducati e di Taglioni alla 200
miglia di Imola del 1972.
Sul sito e sul canale YouTube di Ducati
è in corso di pubblicazione la miniserie "Fabio Taglioni – A Life of
Passion". Negli episodi è raccontata la storia dell’ingegnere romagnolo,
corredata da immagini e video esclusivi.
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