La Ferrari in fiamme (tra cerchi in megnesio e freni al carbonio + la gomma, hai voglia) è spettacolare. Invece davvero non so a che dare il premio Fesso* 2012 tra il pilota della Nissan e quello dell'Audi (frontale): ma con l'auto in quelle condizioni, dove razzo vuoi andare?!? * Il termine sarebbe un pò più pesante, tuttavia...
Il pilota giapponese della Nissan è stato buttato fuori in un contatto in una curva.Termina così la sua avvetura in questo splendido prototipo.Lodevole e ammirevole l'impegno e la determinazione profusa a cercare di far ripartire il mezzo per giungere ai box per le riparazioni da parte di tutti i piloti. Sono scene che colpiscono l'immaginario collettivo degli appassionati , ponendo in risalto la volonta' e la tenacia per giungere al traguardo.
Otto: lo so, va bene. Ma quando il giapponese pretende di sistemare un semiasse (anzi , tutta la sospensione) con un cacciavite o cercando di fare andare avanti-indietro il mezzo in qualche modo (una sospensione, non è una spalla lussata), direi che siamo un bel pò oltre. L'incidente l'ho visto su speedhunters, e mi è dispiaciuto, perchè scorretto secondo me. L'altro ha tutto il muso sfasciato, tanto che i comissari cercano di strappare il possible per aiutarlo, con anteriore sinistra (O destra? Non ricordo) andata. Seminare per la pista pezzi a caso, lo ritengo pericoloso per gli altri piloti. Come ho detto: va bene l'agonismo, la voglia di competere, la tenacia ma ad impossibilia nemo tenetur. Ma è la mia semplice opinione: nulla di che.
Piccola considerazione, o suggerimento se mi perdonate l'impeto di presunzione: lasciamo alla superficialità dei giornalisti che non hanno mai corso (e purtroppo anche di quelli che hanno corso) le critiche ai comportamenti dei piloti coinvolti in vicende di gara. Noi possiamo riflettere di più, e non dobbiamo compiacere nessuno sponsor con le nostre analisi... E forse non dobbiamo dimenticare che lo sport moderno (e non solo) gode (!?) di una copertura quasi completa dell'azione e l'esposizione al giudizio è praticamente totale.
La Ferrari in fiamme (tra cerchi in megnesio e freni al carbonio + la gomma, hai voglia) è spettacolare. Invece davvero non so a che dare il premio Fesso* 2012 tra il pilota della Nissan e quello dell'Audi (frontale): ma con l'auto in quelle condizioni, dove razzo vuoi andare?!?
RispondiElimina* Il termine sarebbe un pò più pesante, tuttavia...
Il pilota giapponese della Nissan è stato buttato fuori in un contatto in una curva.Termina così la sua avvetura in questo splendido prototipo.Lodevole e ammirevole l'impegno e la determinazione profusa a cercare di far ripartire il mezzo per giungere ai box per le riparazioni da parte di tutti i piloti. Sono scene che colpiscono l'immaginario collettivo degli appassionati , ponendo in risalto la volonta' e la tenacia per giungere al traguardo.
RispondiEliminaOtto: lo so, va bene. Ma quando il giapponese pretende di sistemare un semiasse (anzi , tutta la sospensione) con un cacciavite o cercando di fare andare avanti-indietro il mezzo in qualche modo (una sospensione, non è una spalla lussata), direi che siamo un bel pò oltre. L'incidente l'ho visto su speedhunters, e mi è dispiaciuto, perchè scorretto secondo me.
RispondiEliminaL'altro ha tutto il muso sfasciato, tanto che i comissari cercano di strappare il possible per aiutarlo, con anteriore sinistra (O destra? Non ricordo) andata. Seminare per la pista pezzi a caso, lo ritengo pericoloso per gli altri piloti.
Come ho detto: va bene l'agonismo, la voglia di competere, la tenacia ma ad impossibilia nemo tenetur.
Ma è la mia semplice opinione: nulla di che.
Piccola considerazione, o suggerimento se mi perdonate l'impeto di presunzione: lasciamo alla superficialità dei giornalisti che non hanno mai corso (e purtroppo anche di quelli che hanno corso) le critiche ai comportamenti dei piloti coinvolti in vicende di gara. Noi possiamo riflettere di più, e non dobbiamo compiacere nessuno sponsor con le nostre analisi... E forse non dobbiamo dimenticare che lo sport moderno (e non solo) gode (!?) di una copertura quasi completa dell'azione e l'esposizione al giudizio è praticamente totale.
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