ALESSANDRO BOTTURI VINCE L'AFRICA ECO RACE IN SELLA ALLA YAMAHA WR450F
Gerno di Lesmo 14 gennaio 2019. Alessandro Botturi con la sua Yamaha WR450F
ha vinto l'undicesima edizione dell'Africa Eco Race. L'arrivo sulle
rive del leggendario Lago Rosa a Dakar, con un vantaggio di 4'54" su Pal
Anders Ullevalseter, racconta bene la tipologia di gara, una battaglia
quotidiana fra i due piloti di vertice. La determinazione e la forza di
Alessandro hanno prevalso e fin dalla prima tappa si è portato in testa
alla classifica generale mantenendola fino all'arrivo.
Una grande soddisfazione la vittoria di Alessandro" - dichiara Andrea Colombi, country manager di Yamaha Motor in Italia -
"Abbiamo creduto tanto in questa sfida: il grande entusiasmo e il
talento di Botturi, insieme alle capacità tecniche della nostra WR450F,
ci hanno permesso di portare a casa il primo titolo del 2019".
Il
raid partito dal Principato di Monaco è stato caratterizzato da un
ritmo di gara elevatissimo e da un percorso molto impegnativo e
sfidante. Botturi ha saputo interpretare al meglio la gara e le piste
che si snodano tra le dune di sabbia che hanno fatto la storia dei Rally
Africani. Nella navigazione ha fatto la differenza e guadagnato quei
minuti preziosi che lo hanno portato alla vittoria. La velocità e la
concentrazione con cui ha condotto la gara hanno sbalordito anche il
patron della corsa Jean Louis Schlesser che lo ha nominato "The king of navigation".
Un
meritato successo per il pilota Yamaha, che arricchisce una carriera
sempre ai massimi livelli e aggiunge un'altra vittoria alla bacheca
fatta di risultati importanti in ambito nazionale e mondiale.
Una
vittoria voluta, un sogno realizzato: "Venivo da una serie di gare
sfortunate alla Dakar e avevo davvero voglia di riscattarmi. E ancora
una volta mi sono reso conto di come la fortuna sia fondamentale in
queste gare. Ero partito per vincere, ma non volevo parlarne, per scaramanzia. Però il mio obiettivo era quello. Devo ringraziare tantissime persone per questa vittoria che dedico interamente a mia mamma. Devo dire grazie ai miei sponsor storici che mi hanno sempre sostenuto, credendo in me fin dai tempi dell'enduro" conclude il pilota Yamaha
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